Andrea Mantegna e il fascino dell’antico
L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato ad Andrea Mantegna sarà un percorso attraverso le opere e i capolavori di uno dei grandi pittori e incisori del Quattrocento, per conoscere e approfondire lo stile e le caratteristiche che hanno contraddistinto la sua importante carriera artistica.
Nato nel 1431, Mantegna si forma tra il 1441 e il 1448 nella bottega padovana di Francesco Squarcione, artista impresario appassionato dell’antico che accoglie numerosi allievi a cui trasmette i segreti del mestiere e la sua cultura antiquaria. La bottega diventa un fondamentale punto di incontro tra artisti provenienti da tutta Italia, contribuendo ad un arricchimento della sua formazione stilistica. Dagli artisti toscani presenti a Padova, apprende il gusto per un disegno delineato, scultoreo e la capacità di rappresentare lo spazio secondo le rigide regole della prospettiva.
L’approccio archeologico all’arte antica è evidente nell’interesse manifestato nei confronti dell’epigrafia, che si riscontra per esempio negli affreschi delle Storie di San Giacomo, all’interno della Cappella degli Ovetari presso la Chiesa degli Eremitani a Padova, dove Mantegna è attivo nel 1447. La pittura veneziana e in particolare i contatti con Giovanni Bellini, determina un lieve mutamento di stile come potremo ammirare nella nota Pala di San Zeno a Verona, considerata anche l’opera conclusiva della sua fase formativa.
Il ricorso alla citazione dell’antico e il virtuosismo prospettico sono ulteriormente sviluppati invece a Mantova, dove viene chiamato nel 1457 come pittore di corte dei Gonzaga, a cui vengono affidati diversi compiti tra cui la consulenza artistica e curatoriale anche delle raccolte d’arte, date le sue competenze antiquarie. Qui realizza alcuni dei suoi più noti capolavori come la Morte della Vergine per la Cappella del Castello, la Camera degli Sposi e gli straordinari Trionfi di Cesare. Il percorso si conclude con le opere della sua maturità artistica tra cui il famoso Cristo Morto, dove Mantegna traduce i suoi interessi per l’arte antica in un linguaggio realistico e drammatico.
La Connessione culturale dedicata a Mantegna ci permetterà di compiere un viaggio virtuale tra le città italiane dove l’artista ha lasciato i suoi capolavori, da Padova a Verona fino a Mantova, e tra le grandi collezioni internazionali dove si conservano i suoi lavori per ammirare l’opera di uno dei più importanti interpreti del Rinascimento italiano.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.