Filarete, architetto, teorico e scultore
La Connessione Culturale dedicata a Filarete sarà l’occasione per conoscere e approfondire una delle figure più importanti del panorama artistico quattrocentesco in Italia.
Antonio di Pietro Averlino, detto il Filarete, nacque intorno al 1400 a Firenze ed è noto per essere stato uno scultore, architetto e scrittore, la cui opera è ben documentata anche a Milano. La sua formazione avvenne nella bottega di Lorenzo Ghiberti a Firenze, dove Filarete apprese l’arte della lavorazione e della fusione del bronzo, partecipando anche alla costruzione delle porte del Battistero di San Giovanni Battista. Trasferitosi a Roma tra le opere di maggiore spessore vi è per esempio la realizzazione dei battenti bronzei per la porta centrale della Basilica di San Pietro, su incarico di papa Eugenio IV.
Dal 1451 si trasferì a Milano e grazie alla raccomandazione di Piero de’ Medici, entrò a servizio di Francesco Sforza, duca di Milano, che gli commissionò alcune importantissime opere, tra cui il grandioso ospedale maggiore di Milano, la Ca’ Granda, un luogo estremamente all’avanguardia per il tempo, sia da un punto di vista architettonico, sia da un punto di vista sanitario, e che ebbe il merito di portare a Milano le novità rinascimentali fiorentine, svecchiando la cultura cittadina. Sempre alla committenza sforzesca si deve la costruzione della torre centrale del Castello Sforzesco, appunto detta “del Filarete” che venne poi distrutta nel Cinquecento e venne ricostruita da Luca Beltrami. A Francesco Sforza, inoltre, il Filarete dedicherà uno dei più importanti trattati rinascimentali dedicati all’urbanistica ideale, in cui si immagina la realizzazione di una città ideale, “Sforzinda”.
La Connessione Culturale dedicata al Filarete permetterà di effettuare un viaggio nel tempo, attraverso le pagine della storia dell’Italia rinascimentale e della Milano sforzesca, alla scoperta di un artista poliedrico e visionario, che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’architettura e dell’urbanistica del Rinascimento.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo questa esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.