Il ‘Cristo Morto’ di Mantegna e lo scandalo della prospettiva
L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicata al Cristo morto di Andrea Mantegna porta alla scoperta di uno dei capolavori della Pinacoteca di Brera, un dipinto famoso in tutto il mondo, ma le cui vicende realizzative e collezionistiche sono ancora oggi avvolte nel mistero. Approdato a Brera nel 1824 dopo essere stato acquistato e portato a Milano dal segretario dell’Accademia Giuseppe Bossi, il Cristo morto si trova oggi al centro del corridoio dedicato al Rinascimento veneto, di cui rappresenta uno dei massimi vertici assieme alla Pietà di Giovanni Bellini.
La straordinarietà del dipinto risiede nella sua capacità di coniugare una complessa e sorprendente costruzione prospettica e una efficacissima resa dei sentimenti dei personaggi dolenti, la cui sofferenza è trasmessa non solo dall’espressione dei volti ma anche dal generale tono spento del quadro, ottenuto attraverso la particolare tecnica della tempera magra su tela.
La Connessione Culturale dedicata al Cristo morto di Mantegna permetterà di analizzare gli aspetti stilistici e iconografici del capolavoro della Pinacoteca di Brera mettendo il dipinto in relazione alla luminosa carriera del maestro veneto che lasciò testimonianza del suo talento nei maggiori centri del Rinascimento veneto e lombardo, da Padova a Ferrara, da Verona a Mantova.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.