Il Futurismo e la provocazione della velocità
L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato al Futurismo ci consentirà di esplorare a fondo una delle correnti culturali più importanti di inizio Novecento, una corrente che coinvolse non solo la pittura, ma anche la letteratura, la musica, la scultura e molte altre discipline come il teatro e il cinema.
Fu nel 1909 che tutto ebbe inizio, quando Filippo Tommaso Marinetti pubblicò il Manifesto Futurista su alcuni quotidiani dell’epoca, tra cui anche Le Figaro, delineandone i principi chiave. Passò solo un anno, e alcuni artisti – Boccioni, Balla, Severini, Carrà, Russolo – firmarono il Manifesto dei pittori futuristi, dando così inizio a una nuova avventura che fu caratterizzata da diverse fasi e differenti direzioni di pensiero.
Radicato nel fascino per la rivoluzione industriale, il progresso, la dinamicità, le scoperte tecnologiche – come ad esempio gli aeroplani, la radio, le cineprese – il Futurismo intese rompere con la tradizione pittorica, e aprire le porte a un linguaggio rivoluzionario che fosse propagatore di un futuro sempre più vicino e caratterizzato da una sempre maggiore velocità, nella produzione così come nei trasporti e nella comunicazione.
La Connessione Culturale dedicata al Futurismo intende quindi farci scoprire gli ideali e i protagonisti di questa particolare e feconda stagione artistica, offrendoci la possibilità di osservare insieme alcuni dei capolavori più significativi che sono oggi disseminati nelle collezioni e nei musei di tutto il mondo.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.