Il Simbolismo e la rappresentazione dell’invisibile
L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato al Simbolismo ci porterà alla scoperta di una delle stagioni artistiche più interessanti e affascinanti dell’arte europea, fiorita a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.
Nato dapprima come movimento letterario in Francia con l’opera di Baudelaire, Verlaine, Mallarmé e Rimbaud, il Simbolismo si diffonde presto tra le arti figurative ponendosi in contrasto con il Realismo e l’Impressionismo che l’avevano preceduto. Obiettivo degli artisti simbolisti è infatti superare la semplice registrazione oggettiva della realtà a favore di una visione intima e soggettiva che sappia indagare gli aspetti nascosti e inafferrabili della vita oltre l’aspetto del visibile. L’artista si propone così come un veggente in grado di esplorare l’ignoto e di tradurlo in immagini che attingono al sogno e che parlano attraverso simboli e metafore.
Mantenendo un approccio interdisciplinare, che riflette il concetto wagneriano di opera d’arte totale e il ricorso alla sinestesia cari ai simbolisti, durante la Connessione Culturale dedicata al Simbolismo verrà offerta una ricca panoramica di carattere geografico sui principali protagonisti di questa grande stagione artistica ci sposteremo dall’Inghilterra dei Preraffaellisti all’Austria della Secessione viennese e di Klimt, dalla Germania di Von Stuck, Klinger, e Böcklin, dal Belgio di Rops, Khnopff ed Ensor, dalla Francia di Moreau, Redon, Puvis de Chavannes all’Italia di Segantini e Sartorio. Sarà così possibile scoprire le mille sfaccettature di un movimento artistico che ha saputo anticipare gli studi sull’inconscio e sul sogno di Freud, e che, riprendendo alcuni temi cari al Romanticismo, prelude all’avanguardia del Surrealismo.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.