Pontormo, maestro del Manierismo fiorentino
La Connessione Culturale dedicata a Jacopo Carucci noto come Pontormo offre un incontro di scoperta e di approfondimento su uno dei più interessanti interpreti della pittura fiorentina del Cinquecento e massimo esponente del Manierismo.
Nato a Pontorme, sobborgo di Empoli da cui prese il nome, alla morte del padre Bartolomeo di Jacopo Carucci, pittore attivo presso la bottega del Ghirlandaio, Jacopo Pontormo si trasferì a Firenze, dove trascorse l’intera sua vita. Qui entrò nella bottega di Andrea del Sarto, allora frequentata anche da Rosso Fiorentinobasilica della Santissima Annunziata. Gli esordi di Pontormo rivelano i modelli di Leonardo, Raffaello e Michelangelo, meditati attraverso la lezione di Andrea del Sarto. Ben presto però Pontormo si rese indipendente dai riferimenti rinascimentali elaborando uno stile del tutto personale, caratterizzato da scene affollate con strutture compositive anticlassiche e da una tavolozza di colori accesi e cangianti.
Si può seguire l’evoluzione dello stile di Pontormo attraverso i lavori che lo vedono impegnato dalla fine del secondo decennio del Cinquecento: dalle Storie di Giuseppe per la Camera nuziale Bagherini, attraverso gli interventi nella villa di Poggio a Caiano per conto dei Medici e nella Certosa del Galluzzo, fino al vertice rappresentato dalla Cappella Capponi in Santa Felicita, dove eseguì l’affresco dell’Annunciazione e la splendida pala della Deposizione, quest’ultima affine per stile alla di poco successiva Visitazione di Carmignano.
Occupato da terzo decennio del Cinquecento nella riflessione sulle opere di Michelangelo, come documentato da una copiosa produzione grafica, Pontormo dedicò gli ultimi anni della sua carriera al coro di San Lorenzo, la chiesa della famiglia Medici. Ultimati dall’allievo Bronzino, gli affreschi andarono distrutti nel Settecento durante il rimaneggiamento del coro.
Durante la Connessione Culturale dedicata a Pontormo compiremo un viaggio virtuale per conoscere le opere lasciate dal pittore a Firenze e per ammirare i dipinti sacri e gli splendidi ritratti oggi conservati nei più importanti musei del mondo; sarà un’occasione per seguire l’evoluzione stilistica di un artista a lungo poco considerato dalla storiografia dell’arte per quegli aspetti bizzarri e antinaturalistici che in realtà ne fanno un interprete peculiare del Manierismo.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.