Tadao Ando, il connubio emozionante tra Oriente e Occidente

La Connessione Culturale dedicata all’architetto Tadao Ando è un tour virtuale tra la vita e le opere di un personaggio incredibile: pugile e camionista, dopo aver a lungo viaggiato sulle orme di Le Corbusier, nel 1995 Tadao Ando vince, da autodidatta, il premio Pritzker, il più prestigioso tra i premi di architettura.

Un architetto con una radice profonda nella propria cultura d’origine, ma anche con la capacità di interpretare un Occidente profondamente lontano dal suo Giappone. I progetti di Tadao Ando sono ispirati a un rigore e a una semplicità estrema e scaturiscono dall’accostamento di volumi puri che giocano con gli elementi naturali – il sole, la luce, il paesaggio – alla ricerca di un equilibrio possibile fra Uomo e Natura.

Il peso greve del cemento lasciato a vista bilancia la leggerezza di una visione intensamente spirituale che è palpabile in tante sue opere, come nella Chiesa della Luce di Ibaraki e nella Chiesa sull’Acqua a Tomamu, ma che appare anche nella piccola casa Azuma a Osaka, realizzata con cemento trattato in modo tale da sembrare quasi una calda trapunta. Intensamente spirituale è anche l’incredibile Collina del Buddha di Sapporo, con la sua enorme statua, letteralmente coperta da una distesa di lavanda: visione mistica e teatrale nello stesso tempo.

Con la Connessione Culturale dedicata a Tadao Ando, in compagnia di una guida architetto, scopriremo i capolavori di un maestro unico, le cui opere sono presenti in tutto il mondo: dalla Fondazione Langen in Germania che recupera una base missilistica della NATO, al Museo d’Arte Moderna di Forth Worth in Texas, fino al recentissimo recupero dello storico Palazzo della Borsa di Commercio di Parigi, come stupenda sede della collezione d’arte contemporanea di F. Pinault.

Ma Tadao Ando è anche artefice, sempre poetico ed essenziale, di importanti opere in Italia: dalla Factory culturale Fabrica di Benetton, al Palazzo Grassi e alla Punta della Dogana di Venezia, riqualificata per accogliere spazi espositivi e, soprattutto, al Teatro Armani di Milano che non solo innesca la riqualificazione dell’intera area ex industriale, ma suggella anche una profonda sintonia con Giorgio Armani, nel cui Silos nel 2019 è stata allestita una magnifica mostra dedicata al maestro giapponese.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.