Arte e Moda, la nascita di creazioni intramontabili

La Connessione Culturale dedicata al rapporto tra Arte e Moda sarà un percorso affascinante alla scoperta del legame profondo tra le sperimentazioni artistiche e l’industria della moda. Quest’ultima infatti è stata considerata uno strumento per propagare e amplificare i messaggi artistici, in un rapporto di contaminazione reciproca. La Connessione Culturale illustrerà alcuni degli episodi più emblematici di questo connubio indissolubile, dall’inizio del Novecento ai nostri giorni, ripercorrendo i principali movimenti artistici: dal recupero dell’Arte greca allo stile neorinascimentale, dal Cubismo al Surrealismo fino all’Arte Concettuale.
Ci soffermeremo sulla figura rivoluzionaria di Rosa Genoni, pioniera della Made in Italy, che prese spunto dall’arte classica e dalla sartorialità artigianale per affrancare la moda italiana da quella francese e renderla indipendente sul piano produttivo e culturale. Molti dei suoi capi citano quadri rinascimentali come la “Primavera” di Botticelli, il “San Giorgio” del Mantegna, o ancora i dipinti di Pisanello.
Tra le figure principali del settore nel periodo della Belle époque racconteremo di Paul Poiret, considerato il primo creatore di moda in senso moderno. Lo stilista liberò definitivamente la donna dalle costrizioni dei corsetti e dei busti. Lanciò la moda del giapponismo, creando il mantello-kimono e, più tardi, grazie all’influenza dello spettacolo del Balletto russo in scena a Parigi nel 1909, propose l’immagine della donna-odalisca. Oltre alla collaborazione con artisti come Raoul Dufy per una linea di tessuti e arredi.
La sua fama venne oscurata dall’astro nascente della moda francese, Coco Chanel, che con capi di abbigliamento semplici, economici e pratici, si impose sul mercato, creando un marchio che è un vero e proprio mito immortale. Chanel creò lo stile della donna moderna del XX secolo, semplice e dinamico, ma è da ricordare anche il profondo rapporto e la forte influenza che ebbe la collaborazione con Pablo Picasso con cui realizzò gli abiti di scena per Diaghilev, il fondatore dei Ballets Russes, e per Jean Cocteau.
Altra figura eccezionale nel panorama della moda fu senza dubbio Elsa Schiaparelli che, nella Parigi degli anni ’20 e ’30, grazie all’incontro con gli artisti surrealisti ed in particolare con Salvador Dalì, realizzò degli abiti che diventeranno delle creazioni iconiche senza tempo, come ad esempio il celebre vestito aragosta o l’abito scheletro.
Proseguiremo il nostro excursus con i modelli dello stilista spagnolo, Cristobal Balenciaga, che rese contemporaneo il passato, i riferimenti all’arte e alla cultura spagnola furono sempre presenti in tutte le sue creazioni. Continuo e profondo è l’influsso delle opere di El Greco, Velázquez, Murillo, Zurbarán e Goya, per citare gli artisti più celebri. Lo stesso Yves Saint Laurent, nel 1965, sarà a sua volta profondamente influenzato dal mondo dell’arte, realizzando il Mondrian Dress: simbolo di un grande cambiamento per la moda, in jersey e lana, presentava una silhouette definita a blocchi di colore che riproduceva fedelmente le rigide geometrie dei quadri dell’artista neoplasticista.
Infine, in tempi più recenti, non potremo non citare lo street artist Keith Haring e il sodalizio tra la sua arte e la moda e il design o l’esempio della collaborazione tra il brand di lusso Louis Vuitton e l’artista giapponese contemporanea Yayoi Kusama con i suoi famosi pois che hanno contaminato non soltanto i capi del brand, ma addirittura il negozio di New York in Fifth Avenue.
La Connessione Culturale sull’Arte e la Moda sarà dunque un’ immersione totale in due mondi che si sono influenzati e contaminati a vicenda in maniera particolarmente proficua: il contatto tra stilisti e protagonisti dell’arte, della pittura, del teatro, della musica e del balletto ha effettivamente favorito e incoraggiato la creatività e la genialità, realizzando opere intramontabili.