Corso Cinema, Lezione 5 - Il cinema di Elio Petri e Paolo Sorrentino
La Connessione Culturale dedicata al Cinema italiano sarà, in questa quinta lezione, un viaggio attraverso la produzione artistica di due grandi autori italiani con un’inconfondibile cifra stilistica: Elio Petri e il cinema di impegno civile e il regista Paolo Sorrentino con la sua filmografia incentrata sulla crisi dell’uomo contemporaneo.
Elio Petri è stato interprete e maestro di un cinema inteso come potente strumento di riflessione e analisi della realtà, nonché di denuncia e critica della società contemporanea, in particolare ha evidenziato con acuta sensibilità le ombre e le distorsioni della società italiana in un periodo storico, gli anni ’60 e ’70, in cui le trasformazioni del Paese si facevano sempre più radicali e violente. Intellettuale, regista, sceneggiatore e critico cinematografico, Petri si inserisce in quel filone dei film di ispirazione civile già esplorato da registi come Rosi e Volontè, ma si distinse rappresentando in chiave grottesca il tema del rapporto tra l’uomo e l’autorità, tra cittadino e potere, con uno stile originale e moderno. Con il suo attore feticcio, Gian Maria Volontè, realizzò film magistrali come A ciascuno il suo e Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto del 1970, che l’anno seguente si aggiudicò l’Oscar come miglior film straniero. Da citare poi La classe operaia va in paradiso (1971), dove la nevrosi del lavoro diventa satira cinica della vita alienante degli operai in fabbrica, così come Todo modo (1976), liberamente ispirato al romanzo di Leonardo Sciascia, che rivela il decadimento morale della classe dirigente con un ritratto spietato degli uomini di potere della Democrazia Cristiana.
Dopo aver analizzato il cinema di Elio Petri, sposteremo poi la nostra attenzione su Paolo Sorrentino, un regista contemporaneo che si confronta con la crisi dell’uomo nel mondo moderno. Tra i registi più riconosciuti a livello internazionale, famoso per i suoi film che affrontano tematiche complesse legate all’identità, alla solitudine e alla crisi esistenziale dell’uomo contemporaneo, con la La grande bellezza, premiato nel 2013 con l’Oscar come miglior film straniero, e Youth – La giovinezza (2015), Sorrentino ha esplorato il senso di vuoto e alienazione che affligge molte persone nella società odierna, offrendo uno sguardo critico sulla vanità, sulla superficialità dei rapporti umani e sul profondo senso di vuoto e inutilità della condizione umana contemporanea.
Questi temi, associati poi ad un’estetica visiva molto personale e accurata, ad uno stile elaborato e distintivo, che combina immagini suggestive, inquadrature sorprendenti e una colonna sonora accattivante e coinvolgente, contribuiscono a creare un’esperienza cinematografica intensa in cui il regista riesce ad esplorare le emozioni e le contraddizioni dell’animo umano.
La Connessione Culturale su Elio Petri e Paolo Sorrentino permetterà quindi di apprezzare il contributo di due registi italiani che hanno dimostrando come il cinema possa essere un mezzo di critica sociale e politica e di riflessione profonda sulla condizione umana individuale.
Non sai se riuscirai a partecipare? Nessun problema, ti mandiamo la registrazione!
Se non riuscirai a partecipare in diretta a questa Connessione Culturale potrai richiedere il link della registrazione. Invia la richiesta, unitamente alla conferma d’acquisto, all’indirizzo info@connessioniculturali.com entro 7 giorni dalla conclusione della Connessione. Sarà possibile vedere la registrazione entro 14 giorni dalla data della Connessione.