Corso Impressionismo, Lezione 2 - Le premesse: Courbet, Manet, la Scuola di Barbizon

In occasione dei 150 anni dalla prima mostra del gruppo impressionista, Connessioni Culturali organizza un ciclo di otto incontri per ripercorrere la storia di un’esperienza artistica che ha segnato l’affermazione della modernità in pittura. Il secondo incontro dedicato alla storia dell’impressionismo si concentrerà sulle esperienze pittoriche che hanno preceduto e influenzato l’attività degli impresionisti nella comune ricerca di rappresentazione della realtà, della contemporaneità e della modernità secondo le esortazioni avanzate da Baudelaire.

Sebbene nelle esposizioni del Salon predominino ancora i dipinti di soggetto mitologico, storico e religioso, a partire dagli anni cinquanta la pittura di paesaggio e quella di genere acquisiscono sempre maggiore importanza grazie ad alcuni pittori che prediligono soggetti tratti dalla realtà. Tra essi, i membri della cosiddetta Scuola di Barbizon, che a partire dalla metà degli anni venti dell’Ottocento si ritrovano nella località nei pressi della foresta di Fontainebleau per immergersi nella natura e trarne degli schizzi dal vivo, secondo una pratica che troverà consacrazione nell’en plein air impressionista. Rousseau, Daubigny, Corot, Millet sono i nomi dei massimi rappresentanti della scuola.

Lavora a Fontainebleau anche Gustave Courbet, il “padre” del realismo francese. Convinto della necessità di dipingere solo ciò di cui si può avere esperienza diretta, Courbet dà risalto alle figure umili e semplici dei suoi concittadini di Ornans e si dedica con uno stile senza orpelli al genere del paesaggio, in particolare, alle marine, di cui sono altri grandi interpeti Boudin e l’olandese Jongkind, la cui spontaneità e attenzione al dato atmosferico influenzeranno significativamente l’opera di Monet.

Tra gli artisti che maggiormente rompono con la tradizione per questioni sia di stile che di contenuto va infine menzionato Edouard Manet. Manet rompe con le convenzioni accademiche con quadri che manifestano palesemente la loro ispirazione alla contemporaneità e uno stile pittorico volutamente abbozzato. E’ il caso dello scandoloso Le Déjeuner sur l’herbe, che, rifiutato dalla giuria del Salon del 1863, sarà la principale attrazione del Salon des Refusés. Manet è una delle principali figure di riferimento per gli impressionisti. Protagonista dei dibattiti al Café Guerbois, sarà sempre pronto a incitare e ad aiutare economicamente i colleghi più giovani, nonostante il suo rifiuto a partecipare alla prima mostra del gruppo del 1874, convinto della necessità di rinnovare la tradizione dall’interno dei Salon. Durante la nostra lezione faremo un’ ampia panoramica delle esperienze pittoriche che hanno influenzato gli impressionisti, la cui rivoluzione affonda le origini nell’affermazione del realismo.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo questa esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.