Corso Impressionismo, Lezione 8 - L'eredità: i postimpressionisti e le avanguardie

In occasione dei 150 anni dalla prima mostra del gruppo impressionista, Connessioni Culturali organizza un ciclo di otto incontri per ripercorrere la storia di un’esperienza artistica che ha segnato l’affermazione della modernità in pittura. L’ultimo incontro sulla storia dell’Impressionismo offrirà l’occasione per riflettere sull’eredità lasciata dai pittori impressionisti ai propri contemporanei e soprattutto ai protagonisti delle avanguardie storiche.

Da un lato è innegabile l’influenza stilistica esercitata dalla pittura impressionista sugli artisti che approdano a Parigi nella seconda metà del secolo; tra questi Van Gogh e Munch, che durante i loro soggiorni francesi schiariscono significativamente la loro tavolozza e adottano una pennellata a tocchi visibili. La più importante eredità che gli impressionisti lasciano ai loro colleghi più giovani riguarda però la concezione stessa della pittura, intesa come rivolta nei confronti della lezione accademica, come espressione dell’individualità dell’artista e della sua esigenza di rivolgersi a un pubblico sempre più vasto, quello dei collezionisti e dei visitatori delle esposizioni.

Se inizialmente il concetto di espressione è fortemente legato a quello di trascrizione della percezione ottica, eredità della genesi realista dell’Impressionismo, col passare del tempo, in particolare in concomitanza con i problemi di vista che colpiscono gli impressionisti, su tutti Monet, esso assume il significato di espressione dell’emozione e del sentimento aprendo così alla stagione dell’espressionismo. L’uso del colore, svincolato da esigenze mimetiche, che troviamo nell’ultimo Renoir e nel tardo Monet prelude alle sperimentazioni di Matisse e del gruppo dei Fauves.

Sul piano, invece, della ricerca formale, il sintestismo di Gauguin diventa riferimento per la pittura del gruppo dei Nabis, mentre il principio della simultaneità che emerge nelle nature morte della maturità di Cézanne verrà teorizzato dal Cubismo di Braque e Picasso.

L’ultimo incontro del corso sulla storia dell’Impressionismo sarà pertanto l’occasione per ripercorerre gli anni del tanto agognato e faticato successo di critica e di pubblico e per evidenziare il ruolo dell’Impressionismo nella storia dell’arte, ponte tra due grandi rivoluzioni, quella ottocentesca del realismo e quella novecentesca dell’espressionismo e della intellettualizzazione dell’arte.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo questa esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.