Corso di dieci lezioni "Un viaggio nel Reale"
Connessioni Culturali presenta il suo nuovo corso, strutturato in dieci incontri, intitotalato “Un viaggio nel Reale”. Corso cronologico e tematico, che vuole approfondire un argomento ben specifico: la rappresentazione del Reale nella storia dell’arte, nelle sue diverse sfaccettature. Partendo da Caravaggio, fino all’arte cinematografica del Neorealismo italiano, attraverso letture d’opera approfondite, con taglio iconografico e iconologico.
Non puoi partecipare a tutte le lezioni in diretta? Nessun problema! Iscrivendoti, riceverai via e-mail il link della registrazione, per rivedere la lezione nei giorni successivi. Ricorda: le registrazioni sono disponibili esclusivamente per i corsi composti da più lezioni.
Caravaggio è il primo pittore della realtà. La rappresentazione del reale, davvero, inizia da lui: Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Milanese, scorbutico, “digiunatore per vocazione, e colmo di vita elementare” come diceva Roberto Longhi.
Diego Velázquez è l’unico artista che nel seicento Barocco ha davvero compreso la rivoluzione caravaggesca. Tra pittura di corte e pittura del reale, Diego Velázquez continua a voler raccontare gli emarginati, i lavoratori.
Goya reporter: i Capricci, i disastri della guerra. Come la doppia vita di Velázquez, un altro pittore spagnolo ha creato un’arte doppia: da una parte pittore di corte dall’altra rivoluzionario e intellettuale.
Théodore Géricault: il primo vero realista dell’Ottocento. Le sue denunce sociali, i suoi ritratti di emarginati e di donne di colore, raccontano un solo desiderio: svelare e disvelare la realtà e dare identità, dignità e valore a realtà sociali fino a quel momento taciute.
Il 1850 è l’anno della nascita del Realismo. Legato al Naturalismo francese e al Verismo italiano, il Realismo è un movimento artistico che si esprime in Italia, in Francia e in Inghilterra con artisti e caratteristiche diverse.
Realismo e Naturalismo, letture d’opera dei principali protagonisti. I due artisti, Manet e Monet, ancora spesso confusi, raccontano attraverso il loro sguardo pittorico due approcci completamente diversi nei confronti della realtà.
Per Monet il protagonista è il colore: dopo aver visto a Londra dal vivo i dipinti di William Turner, vede nel colore la salvezza della nuova arte contemporanea, fino a creare capolavori che anticipano già i dripping dell’Action Painting di Jackson Pollock.
La doppia vita artistica di Lautrec: i manifesti pubblicitari e le opere sulle “signorine” di Parigi. Il primo vero pubblicitario della storia dell’arte è stato in realtà prima di tutto un realista, che si sentiva per primo emarginato dalla società.
L’arte di Vincent: dal realismo della sua formazione al realismo delle sue emozioni Vincent Van Gogh nasce come realista e non si distaccherà mai da quello sguardo reale e spirituale insieme verso la natura e verso il sociale.
Il cinema italiano neorealista: Rossellini, Visconti, De Sica, Pasolini, Antonioni. Con sfumature diverse, con registi e film diversi, il Neorealismo vuole affermare che per risorgere dalla guerra l’essere umano ha solo se stesso e il potere di raccontarsi nella realtà di tutte le sue sfumature.