La grande arte degli Etruschi

L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicata all’Arte degli Etruschi ci farà conoscere un aspetto poco noto di questo grandissimo popolo italico, spesso studiato da un punto di vista storico ma poco conosciuto per quanto riguarda gli aspetti artistici della sua produzione. Accompagnati da un archeologo, scopriremo che gli Etruschi furono un popolo di grandi artisti, che attraverso la produzione di pitture, oreficerie, sculture e bronzi raggiunse vertici di altissima bellezza.

Una civiltà muta, quella etrusca, della quale non ci è giunta quasi nessuna testimonianza scritta, a parte brevi iscrizioni funerarie e giudizi non sempre attendibili riportati dagli storici greci e romani.

Di contro, degli Etruschi ci è pervenuta una cultura materiale ricchissima, che compensa e risarcisce il silenzio delle fonti scritte. I ricchissimi corredi funerari deposti nelle tombe restituiscono l’immagine di un popolo opulento, amante del lusso e del bello. Certo solo le famiglie aristocratiche potevano godere in vita e in morte di agi e ricchezze, ma la loro richiesta di prodotti di arte “sumptuaria” (del lusso), stimolò dapprima l’importazione di oggetti rari e preziosi prodotti nel Vicino Oriente (ori, avori, bronzi, vino, profumi, tessuti…) e poi la produzione e quindi lo sviluppo di un artigianato artistico “locale” davvero eccezionale in tutte le antiche città etrusche, ciascuna con la propria specializzazione e peculiarità.

Ben testimoniate non sono solo le arti maggiori, le eccezionali architetture, sculture e pitture funerarie di Veio, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Vetulonia, Populonia, Orvieto, Chiusi, Cortona, Perugia, Arezzo, Fiesole, ma soprattutto le cosiddette arti minori in materiale prezioso e non.

La Connessione Culturale dedicata all’Arte degli Etruschi ci condurrà attraverso ori, bronzi, avori, pietre dure, argilla e pigmenti colorati tra le bellezze più stupefacenti e misteriose della produzione artistica etrusca, fino ai grandi capolavori di fama internazionale come le urne in alabastro di Volterra, il Sarcofago degli Sposi e la Chimera di Arezzo, in un percorso che ci mostrerà questo grande popolo sotto una luce nuova.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.