Leonardo da Vinci e il monumento equestre per Francesco Sforza
L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato al Cavallo di Leonardo sarà un’occasione per affrontare l’annosa vicenda legata ad uno dei più arditi e colossali progetti del genio toscano: la realizzazione della statua equestre più grande del mondo, una prova tecnica ed artistica di altissimo livello, per molti versi davvero epocale.
L’opera venne commissionata da Ludovico Il Moro, Duca di Milano, nel 1482, come monumento celebrativo dedicato al padre, Francesco, a sua volta duca dal 1452 al 1466, oltre che fondatore della casata Sforza. La statua equestre fu da subito un’impresa davvero ambiziosa, non soltanto per le dimensioni enormi, ma anche per la l’intento di scolpire un cavallo nell’atto di impennarsi, quindi in una posizione instabile che presentava problemi di natura statica.
Con la solerzia e il perfezionismo che lo caratterizzava, Leonardo volle studiare a fondo, nelle scuderie ducali, tutti i dettagli anatomici dei cavalli più belli e prestanti della città, per ottenere, grazie ad una sorta di “montaggio”, il cavallo ideale. I lavori procedettero molto lentamente tanto da indurre Leonardo a modificare il progetto, senza però rinunciare al tentativo di offuscare la fama di tutte le precedenti statue equestri, in particolare le due più celebri: quella del Colleoni del suo maestro Verrocchio e quella del Gattamelata di Donatello.
Il grande cavallo di Leonardo, con i suoi 7 metri di altezza restava colossale, ma le 100 tonnellate di bronzo destinate a quest’opera, furono utilizzate per produrre i cannoni, necessari alla difesa del ducato dall’invasione dei francesi di Luigi XII. Il progetto venne abbandonato, Leonardo fuggì a Mantova e il modello del cavallo, abbandonato nel Castello Sforzesco, venne completamente distrutto.
Questa visita guidata virtuale dedicata al Cavallo di Leonardo ci accompagnerà nelle delicate e controverse fasi della gestazione di uno dei più grandi capolavori del genio toscano, fino alla realizzazione del monumento, basato sui disegni leonardeschi originali, oggi ammirabili nell’Ippodromo di Milano, nel Quartiere di San Siro.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.