L'imperatore Costantino

L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato a Costantino sarà un interessante excursus su una delle figure più importanti ed emblematiche dell’impero romano, venerato come santo dalla Chiesa ortodossa e dalla chiesa di rito orientale e che fu autore del celebre Editto di Milano che concedeva a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di culto, ponendo fine ad una sanguinosa stagione di persecuzioni.

Conosciuto anche come Costantino il Vincitore, Costantino il GrandeCostantino I, fu imperatore dal 306 fino alla morte, avvenuta nel 337, e si distinse in particolare per la riorganizzazione dell’amministrazione e dell’esercito, per la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, oltre che per la già citata promulgazione dell’Editto di Milano sulla libertà religiosa.

Per quanto riguarda la gestione dei vastissimi territori dell’Impero, Costantino suddivise i vasti territori imperiali in quattro prefetture –  Illirie, Gallie, Italia e Africa, Oriente -, ciascuna governata da un prefetto del pretorio, dotato di poteri amministrativi e giuridici e non più militari. L’impero venne inoltre organizzato in unità più piccole: 13 diocesi, rette da un vicario, e 117 province, guidate da governatori. A ciò si aggiunse poi un atto di portata epocale: il trasferimento della capitale a Bisanzio, città di origine greca situata sul Bosforo, che divenne la Nuova Roma, proprio per la sua posizione strategica tra Mediterraneo e Mar Nero, tra Europa e Asia. La città prese il nome di Costantinopoli, ovvero “La città di Costantino”, e tra il 326 e il 330, anno della sua solenne inaugurazione, qui furono costruite grandi opere come il palazzo imperiale, il senato, il foro, le mura, l’ippodromo ed edifici religiosi.

Costantino inoltre operò trasformazioni radicali anche nell’apparato militare, accentrando il controllo supremo delle truppe, dando maggior potere e autorità a quelle del palazzo imperiale, integrando soldati “barbari” negli eserciti ai confini dell’impero e, regnando in un periodo di crisi economica, coniò una nuova moneta d’oro e introdusse un nuovo sistema per il calcolo delle tasse.

La figura di Costantino rimane però indissolubilmente legata alla battaglia di Ponte Milvio del 312 che, secondo la tradizione, fu l’evento che segnò l’inizio della sua conversione al Cristianesimo: la vittoria fu infatti da lui interpretata come il risultato di un intervento divino. A celebrare tale trionfo fu fatto erigere il famoso Arco di Costantino, capolavoro dell’arte romana dove si assiste ad un radicale cambio di stile artistico. 

La Connessione Culturale dedicata all’imperatore Costantino farà luce sui molteplici aspetti di una personalità tre le più complesse e affasciannti dell’età romana, che con il suo operato fu in grado di cambiare per sempre il corso della Storia

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.