Il culto di Mitra, storia e segreti
L’appuntamento virtuale dedicato al culto di Mitra sarà un’occasione per scoprire e approfondire un’antica religione ellenistica, particolarmente affascinante e misteriosa, che nacque originariamente nell’area del Mediterraneo orientale verso il II-I secolo a.C. in relazione al dio persiano Mitra.
Il mitraismo, che venne praticato anche nell’Impero romano a partire dal I secolo d.C., ebbe un incredibile seguito soprattutto tra i soldati, raggiungendo il suo apice tra il III e il IV secolo, sebbene rimase, proprio in virtù del suo carattere elitario, un culto praticato da una stretta cerchia di persone, appartenenti a classe influenti della società come i militari, gli amministratori e il ceto dei “burocrati”.
Il culto professava il principio di universalismo, ma al tempo stesso escludeva le donne; in più, essendo una religione misterica di iniziazione, non si basò mai su un corpo di scritture, bensì su rituali segreti, riservati solamente ad un gruppo limitato e selezionato di persone. Non essendoci quindi un testo sacro a cui far riferimento, le informazioni sul culto vengono soprattutto dalle scoperte archeologiche, dal ritrovamento dei mitrei, luoghi di culto e di incontro dei seguaci, solitamente cavità o caverne riadattate, o in caso di veri e propri edifici, ambienti sotterranei e privi di finestre. Tracce di mitrei sono state ritrovate non solo in Italia, ma anche nell’Inghilterra settentrionale, lungo il Danubio e il Reno, nella provincia dacia o in Numidia in Nordafrica.
In ogni tempio era rappresentato il dio Mitra, in atto di uccidere un toro sacro (tauroctonia), una scena mitologica che spesso era accompagnata da altri due personaggi, detti i dadofori, o portatori di fiaccole, i cui nomi erano Cautes e Cautopates. Il primo, con la fiaccola alzata, rappresenterebbe l’alba, il ciclo solare e, allo stesso tempo, il ciclo vitale, mentre il secondo, con la fiaccola abbassata, il tramonto e la morte. Va poi ricordato che il culto presentava sette gradi iniziatici (visibili nelle raffigurazioni del mitreo di Ostia e in quello di Santa Prisca a Roma) e, secondo alcune versioni, ad ogni grado era associata, una porta, un pianeta, un giorno della settimana e un metallo.
Col III secolo il Mitraismo entrò in crisi fondendosi col culto di Apollo per poi essere definitivamente inglobato nel culto del Sol Invictus che nel 274 Aureliano ufficializzò come religione. Al principio del IV secolo il suo declino proseguì per scomparire quasi del tutto con la diffusione del Cristianesimo, oramai la religione sostenuta dell’imperatore Costantino.
Durante la Connessione Culturale dedicata al culto di Mitra è un’occasione imperdibile per scoprire e fare chiarezza su uno dei più affascinanti culti misterici attraverso le testimonianze archeologiche e artistiche che questa antica religione ha lasciato in Italia e nel mondo.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.