I capolavori del giovane Michelangelo
La Connessione Culturale dedicata alle opere giovanili di Michelangelo sarà un’occasione preziosa per indagare i primi capolavori del “divin artista”, che già denotano la sua straordinaria genialità e il suo spirito indipendente e rivoluzionario.
La prima opera che analizzeremo è la Madonna della Scala, realizzata tra il 1490 e il 1492, evidente omaggio a Donatello, soprattutto per la tecnica dello “stiacciato”, ovvero nelle variazioni millimetriche di spessore del marmo. La figura della Madonna, vista di profilo mentre guarda lontano, occupa tutta l’altezza del rilievo e si impone sulla scena, monumentale e severa. Tutto appare sospeso nel tempo e contemporaneamente dinamico: lo sguardo fisso della Vergine da un lato, ma poi dall’altro il suo gesto di sollevare il lembo della veste per allattare il figlio addormentato, che ha una posizione insolita con un braccio dietro la schiena. E ancora la Madonna che incrocia i piedi, dando movimento a tutta la composizione e, a lato, la scala dagli alti gradini che dona profondità spaziale a tutto l’insieme.
Potremo poi ammirare la Centauromachia, altorilievo marmoreo di poco posteriore, che rappresenta una massa di figure impegnate in una confusa lotta: un groviglio di corpi dove le figure si confondono le une con le altre, con una straordinaria abilità nello sfruttare le potenzialità del marmo, creando diversi piani spaziali, ed esaltando il tema del nudo umano.
Successivamente potremo apprezzare il Bacco, scultura marmorea dall’eccezionale resa naturalistica, che rappresenta un “giovane dio ebbro”, in piedi con una coppa in mano, e dietro di lui un piccolo satiro, seduto su un tronco che cerca astutamente di assaggiare l’uva che tiene nell’altra mano. Notevole è il dettaglio del satiro, che ha una funzione statica, ma è anche un escamotage innovativo per invitare lo spettatore ad una visione laterale dell’opera.
Ultima tappa di questo affascinante percorso sarà la Pietà vaticana, databile tra il 1497 e il 1499, primo vero capolavoro dell’artista. Qui Michelangelo realizza un’opera sublime dove l’eccezionale capacità tecnica, evidente nel modellato anatomico del corpo di Cristo così come nella resa morbida e realistica del panneggio della veste di Maria, si unisce ad un’idealizzazione profonda del tema rappresentato: Maria e Gesù sono colti in un momento di toccante umanità e di forte carica spirituale. La straordinaria bellezza di quest’opera risiede proprio nel virtuosismo artistico che tocca vertici di perfezione assoluta e nell’idealizzazione del messaggio cristiano di sacrificio e salvezza che accomuna Cristo e la Madonna.
La Connessione Culturale sul primo Michelangelo sarà dunque un indimenticabile viaggio alla scoperta dei primi passi della carriera di uno dei più celebri artisti del Rinascimento.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo questa esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.