Pasolini, l’uomo, l’intellettuale, il letterato, il regista

L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato a Pier Paolo Pasolini sarà un’occasione per indagare lo spirito irrequieto e tormentato di un intellettuale complesso, una figura controversa, che ha segnato profondamente il mondo della cultura italiana, fino alla sua prematura scomparsa, avvolta ancora oggi da misteri e segreti, mai del tutto chiariti.

Difficile poter definire il suo genio indiscutibile, che ha abbracciato tutte le forme artistiche possibili, raggiungendo in qualsiasi campo risultati davvero eccezionali: Pasolini fu poeta, scrittore, sceneggiatore, regista, ma anche pittore, linguista, traduttore e saggista, oltre che osservatore lucido e voce critica nei confronti delle trasformazioni sociali e culturali che attraversarono il Paese nel Dopoguerra e fino a metà anni ’70. Le sue posizioni radicali contro l’ipocrisia della società borghese, l’ostilità nei riguardi dell’emergente consumismo e di una certa retorica propria del ’68 così come il tema della sua omosessualità saranno alcuni dei punti fermi del suo dibattito pubblico.

In occasione del centenario dalla nascita di Pier Paolo Paolini, ripercorreremo insieme alcune delle tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera artistica: dagli anni della formazione, con i frequenti trasferimenti dovuti al lavoro del padre, ufficiale di fanteria, fino alle sue iniziali esperienze letterarie agli inizi degli anni ‘40 quando scrisse i primi versi, raccolti in un libretto intitolato “Poesie a Casarsa”. Poi gli anni al Liceo Galvani dove crebbe la sua passione per la poesia e la letteratura, sfociata nella laurea con lode alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, con una tesi su Pascoli. L’ arrivo a Roma negli anni ‘50, insieme alla madre (a cui fu sempre legatissimo) rappresentò però la vera svolta: i primi tempi, molto difficili, per via delle precarie condizioni economiche, poi il lavoro come insegnante, ma anche il tempo dedicato a comporre poesie e a scrivere il romanzo-rivelazione, “Ragazzi di vita”, che insieme a “Le ceneri di Gramsci” inizieranno a suscitare profondi scandali, ma che, pur osteggiati dalla critica e accusati di oscenità, ebbero un enorme successo di pubblico. A inizio anni ’60, inizia l’esperienza cinematografica che portò Pasolini al Festival di Cannes con “Uccellacci e Uccellini”, accolto favorevolmente dal maestro del Neorealismo Rossellini.

La Connessione Culturale dedicata a Pier Paolo Pasolini è un viaggio nella letteratura e nello spirito di un’epoca, dove tra denuncia e progresso, si arriverà alle ultime grandi opere, come il romanzo Teorema, la “Trilogia della vita” con “Il Decameron”, orso d’argento a Berlino, poi “I racconti di Canterbury”, Orso d’oro, “Il fiore delle Mille e una notte”, il romanzo “Petrolio” e gli “Scritti corsari”, l’ultimo grande traguardo di una vita di successi, tragicamente interrotta dall’ancora misterioso ritrovamento del corpo di Pasolini, barbaramente ucciso nel 1975 sulla spiaggia di Ostia.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.