I pittori del Risorgimento, l’epopea nazionale per immagini
L’ incontro virtuale dedicato ai pittori del Risorgimento sarà un’occasione per scoprire alcuni artisti, probabilmente meno noti al grande pubblico, che riuscirono però a rappresentare, in modo realistico e partecipato, una pagina solenne ed indimenticabile della storia d’Italia. Con le loro opere celebrarono la gioia della vittoria e la tanto agognata libertà, non solo attraverso la raffigurazione degli eroi, dei condottieri, dei volontari e dei soldati, ma anche e soprattutto, mostrando lo strazio dei feriti, il dolore delle donne, i sofferti addii e il sacrificio estremo dei morti.
Rievocheremo quindi, attraverso l’arte, gli episodi più importanti del Risorgimento, le Cinque giornate di Milano, la spedizione dei Mille e le guerre di Indipendenza, grazie ai dipinti di quei pittori che, convinti patrioti, presero parte in prima persona alle vicende risorgimentali e le raccontarono attraverso una pittura realistica, ma mai retorica, coniugando la storia di eroi immortali come Garibaldi, l’epopea delle grandi battaglie, con la partecipazione corale di un intero popolo che, in quegli anni cruciali, assisteva al lento processo dell’Unità d’Italia.
Proprio questo credo profondo nei valori risorgimentali sarà un elemento dominante nella vita di Domenico e Gerolamo Induno, tanto che, durante i moti milanesi del 1848, dovettero riparare prima in Svizzera, e poi a Firenze per sfuggire alle repressioni austriache. Domenico si specializzò in età matura a episodi domestici o sociali, con protagoniste persone umili, derelitte o bambini poveri. Gerolamo, invece, è ricordato per aver partecipato e aver documentato momenti salienti della storia italiana e internazionale come quando dal 1854 al 1855, in qualità di pittore-soldato, al seguito del corpo dei bersaglieri di Alessandro La Marmora, seguì la campagna di Crimea o quando si arruolò nelle file garibaldine.
Altro protagonista sarà Eleuterio Pagliano, il quale partecipò, a sua volta, alle Cinque Giornate di Milano e nel 1849 si arruolò come volontario. L’esperienza della guerra segnerà profondamente l’artista, in particolare determinerà il suo repertorio tematico di carattere storico-patriottico. A questi nomi, appena citati, vanno aggiunti anche quelli di Federico Faruffini e Michele Cammarano. Il primo che, influenzerà fortemente Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, esponenti di spicco della Scapigliatura, frequentò gli ambienti risorgimentali pavesi, stringendo amicizia con i fratelli Cairoli, tanto da essere chiamato nel 1859, ad eseguire La battaglia di Varese per celebrare la figura di Ernesto, morto durante gli scontri contro gli Austriaci. Il secondo invece svilupperà la sua carriera seguendo due filoni principali: la pittura realistica a sfondo sociale e tema popolare e la pittura storica, con scene di battaglia, intrinsecamente legata alla sua partecipazione diretta alla Breccia di Porta Pia.
La Connessione Culturale dedicata ai pittori del Risorgimento è un emozionante viaggio nelle fasi salienti della storia nazionale, raccontate con alta perizia tecnica e soprattutto con grande partecipazione da quei pittori-soldato che seppero tradurre nei propri dipinti i sentimenti patriottici, le aspettative, i timori della popolazione italiana.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.