Raffaello e le grottesche, la scoperta e la rinascita di una curiosa decorazione
La connessione culturale Raffaello e le Grottesche racconterà la storia della riscoperta delle decorazioni pittoriche delle domus romane e del curioso nome con cui si sono affermate nella storia dell’arte italiana ed europea.
Attorno al 1480 alcuni pittori avevano iniziato a calarsi nelle cavità del colle Oppio per ammirare e studiare le decorazioni pittoriche sopravvissute nei secoli, non sapendo ancora di trovarsi tra le rovine dell’immenso palazzo imperiale di Nerone conosciuto come Domus aurea. La diffusione della pittura a grottesca nel Cinquecento fu immensa. Dopo le prime sperimentazioni, le sue forme definitive vennero stabilite da Raffaello in cantieri come le Logge Vaticane e Villa Madama, e si diffusero in Italia con la diaspora dei suoi allievi seguita al Sacco di Roma del 1527.
L’aspetto bizzarro e fantastico contenuto in queste decorazioni, soprattutto nei contesti profani, ha portato successivamente all’uso corrente del termine grottesco. Scopriremo anche l’origine di un’altra celebre decorazione all’antica divenuta fondamentale nel Rinascimento: la candelabra.
La connessione culturale “Raffaello e le grottesche” ci permetterà di approfondire il rapporto tra il Rinascimento e l’arte romana e di scoprire le più bizzarre forme che le grottesche hanno assunto a partire dal Cinquecento quando diventarono il motivo decorativo prediletto per le residenze papali e nobiliari.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.