Etruschi, i più religiosi tra gli uomini

La Connessione Culturale intitolata “Etruschi, i più religiosi tra gli uomini” sarà dedicata al complesso universo religioso degli Etruschi, particolarmente celebri anche per la loro arte divinatoria.
Politeisti, gli Etruschi attribuivano un ruolo cardinale alla religione nella loro vita quotidiana: credevano infatti che il rigido rispetto delle norme religiose comportasse il benessere e il successo della persona e dello Stato. Inoltre erano convinti, attraverso l’interpretazione dei “segni” divini, di poter interpretare la volontà degli Dei, motivo per cui nella cultura etrusca la divinazione era fondamentale: in particolare l’aruspicina, ovvero l’interpretazione della volontà divina attraverso lo studio delle viscere animali (più precisamente fegato e intestino), ma anche la dottrina dei fulmini e l’arte augurale, ovvero lo studio del volo degli uccelli, pratica che diventerà tipica dei sacerdoti romani.
Altra componente essenziale della religione etrusca era senz’altro il complesso di norme e dottrine, raccolte in una serie di libri perduti e riassunti nel termine latino Etrusca disciplina: si trattava di una sorta di manuali che contenevano informazioni dettagliate e precise relative alle cerimonie religiose. In particolare hanno particolare rilevanza le parti riguardanti i riti funebri e il rapporto con la morte e il mondo ultraterreno.
Nella religione etrusca, infatti, la morte e il destino ultimo dell’anima rivestivano un’importanza centrale. Allo stesso modo dei Latini e dei Greci, gli Etruschi credevano nell’esistenza di un oltretomba destinato ad accogliere gli spiriti dei defunti, immaginato come un mondo reale. Le pratiche di sepoltura etrusche con la presenza di beni funerari come stoviglie e oggetti di uso comune, gioielli e altro ancora, denotano una visione del mondo ultraterreno simile a quella degli antichi egizi, ovvero come continuazione della vita dell’individuo. Secondo le concezioni etrusche il mondo ultraterreno si trovava nel sottosuolo, non diversamente dagli Inferi romani o dall’Ade greco: è infatti evidente la similitudine tra la visione dell’aldilà etrusco e quella della religioni classiche, della tradizione greco-romana.
A riprova, infine, della straordinaria eredità culturale e religiosa lasciata dagli Etruschi è la recente notizia dell’eccezionale ritrovamento avvenuto a San Casciano dei Bagni di un importante luogo di culto. Si tratta di una scoperta sensazionale, considerata la più importante dopo quella dei Bronzi di Riace: tale è la portata di questo incredibile rinvenimento che potrebbe addirittura riscrivere la storia. La monumentalità e la ricchezza dei tesori d’arte e numismatici qui conservati hanno superato, infatti, qualsiasi aspettativa e hanno posto interrogativi sulla natura dell’antico luogo sacro, sulla formazione del deposito e sui processi produttivi dei metalli e le conoscenze anatomiche del passato.
La Connessione Culturale “Etruschi, i più religiosi tra gli uomini” ci farà quindi immergere nel loro affascinante e misterioso mondo religioso e, alla luce dell’utima eccezionale scoperta a San Casciano dei Bagni, ci porrà nuove domande su un popolo ancora così enigmatico.