Roma a colori, le variopinte decorazioni dell’antica Roma

La Connessione Culturale dedicata a “Roma a colori” è una scoperta, o meglio una riscoperta, di una città decorata con pitture, mosaici, arredi e statue molto più variopinti e sgargianti di quanto comunemente si creda.

Per secoli, gli archeologi, gli studiosi e gli amanti della classicità hanno infatti immaginato Roma antica in “bianco e nero”, arredata con statue e colonne di candido marmo. Poi la riscoperta di Ercolano, Pompei e Stabia, con le loro pitture e i loro mosaici seppelliti ed insieme protetti dall’eruzione del Vesuvio, ha restituito improvvisamente e inaspettatamente storie e immagini a colori, andando a confermare quell’ipotesi di “un mondo colorato” che già si era sospettato quando, con la riscoperta delle cosiddette “grotte” della Domus Aurea di Nerone a Roma all’inizio del XVI secolo, ci si era trovati innanzi ad ambienti dipinti.

Tuttavia, furono proprio i ritrovamenti vesuviani, maggiori per importanza e anche per impatto “mediatico” a far ripensare interamente i criteri decorativi dell’antica Roma in una nuova chiave cromatica, fino a determinare che anche le statue e le colonne di candido marmo erano in realtà dipinte con tinte vivaci.

Questo appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato alla Roma a colori, contribuisce quindi a ridescrivere, anche nel nostro immaginario personale, una nuova Roma, spesso ancora poco conosciuta, in cui restituiremo al mondo romano antico un’immagine più vicina all’originale: scopriremo alcuni straordinari esempi di pareti e di soffitti affrescati, di pavimenti ricoperti con mosaici policromi o con lastre di marmi esotici dalle preziose sfumature, conosceremo incredibili fontane rivestite con tessere di pasta vitrea iridescente e tracceremo la storia dell’arte antica ripercorrendone l’evoluzione tecnica e stilistica di affreschi e mosaici, seguendone il mutare del gusto dei committenti nei secoli della Repubblica e dell’Impero Romano e riconoscendo le differenze di qualità e raffinatezza che correvano tra le decorazioni di una domus di un commerciante di Pompei e quelle di una villa di delizia di proprietà imperiale.

Non ci resta che “entrare in casa” e vedere con i nostri occhi un mondo molto diverso da quello che spesso immaginiamo pensando al mondo antico!

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.