La Secessione Viennese, ribellione e modernità
L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato alla Secessione Viennese intende portarci indietro nel tempo, in un momento del tutto particolare in cui grandi fermenti artistici e culturali animavano Vienna, l’importante e rigida capitale dell’Impero Asburgico.
Così come altre grandi capitali europee a cavallo tra Otto e Novecento, anche Vienna era percorsa da un forte rinnovamento stilistico che rifiutava ogni accademismo, proponendo invece un linguaggio esuberante e rivoluzionario, un nuovo scopo per l’arte e una nuova estetica non solo in pittura, ma anche nell’architettura, nel decoro, nell’illustrazione e nelle arti applicate.
Padri di questa “Secessione” – ossia della scissione dalla Wiener Künstlerhaus, l’associazione ufficiale degli artisti viennesi – furono artisti come Gustav Klimt, cui negli anni si unirono molti altri, o architetti come Joseph Maria Olbricht che progettò il celeberrimo Palazzo della Secessione con la sua cupola rivestita di foglie d’oro che ospita al proprio interno il Fregio di Beethoven di Klimt, simboli ancora oggi di un’irripetibile stagione di trasformazione artistica.
La Connessione Culturale dedicata alla Secessione Viennese è dunque l’occasione per esplorare la nascita e lo sviluppo di questa composita corrente che, nella perenne sperimentazione di nuove forme e materiali, fu sempre orientata – secondo l’ideale della “Gesamtkunstwerk” – alla creazione di opere d’arte “totali”, un impegno questo che portò alla nascita di capolavori oggi immortali.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.