Giovanni Segantini, sperimentazioni ad alta quota

L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato a Giovanni Segantini è un’occasione per ripercorrere la vita e l’opera di uno più importanti artisti della seconda metà dell’Ottocento, la cui produzione pittorica riuscì a tendere un ponte tra l’esperienza del Divisionismo italiano e il Simbolismo internazionale.

Dopo un’infanzia e un’adolescenza travagliate, segnate dalla prematura scomparsa della madre e dall’esperienza de riformatorio, Segantini frequenta l’Accademia di Brera dove il suo talento è notato dal mercante d’arte Vittore di Grubicy che decide di investire nel pittore mettendolo sotto contratto e favorendo il suo soggiorno in Brianza, dove nasce il primo capolavoro divisionista, l’Ave Maria a trasbordo. E’ l’inizio di un avvicinamento alla montagna che porterà Segantini prima a Savognino nei Grigioni, poi a Maloja in Engadina e infine sul monte Schafberg dove il pittore trova la morte mentre sta lavorando a una delle tele del Trittico della Natura.

La Connessione Culturale dedicata a Giovanni Segantini permetterà di compiere un viaggio nei luoghi e nell’arte del pittore di Arco di Trento, seguendo l’evoluzione della sua opera, dalle prime prove che risentono della Scapigliatura milanese attraverso le opere del periodo in Brianza, che segnano il primo contatto con la Natura, fino ai dipinti realizzati in Svizzera dove si manifesta compiutamente la sua visione panteistica del mondo.

Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.