Mies Van der Rohe, l’importanza dell’essenzialità
La Connessione Culturale dedicata a Ludwig Mies van der Rohe è un’occasione imperdibile per conoscere più da vicino uno degli architetti più influenti del Novecento, le cui idee e i cui edifici sono divenuti talmente iconici da nutrire ancora oggi le nuove generazioni di architetti.
Dopo le Connessioni Culturali dedicate ai padri dell’architettura moderna, come Frank Lloyd Wright, Le Corbusier e Walter Gropius, con questo appuntamento ci soffermeremo sul grande architetto tedesco al quale si fa risalire il celeberrimo motto “less is more”.
Figlio di uno scalpellino e formatosi presso accademie di belle arti, nel corso della sua carriera Mies van der Rohe ha saputo dare vita a edifici nei quali l’essenzialità estrema è stata in assoluto l’elemento cardine, una essenzialità tanto rivoluzionaria da stupire e fare scuola per i decenni a venire. Il momento della svolta è nel 1929, quando progetta il padiglione per la Germania all’Esposizione Universale di Barcellona: il padiglione, ancora oggi visitabile, si trasforma in poco tempo in uno degli edifici più iconici del XX secolo, fonte inesauribile di ispirazione, ponendosi in aperto contrasto con le diverse soluzioni architettoniche allora in voga.
L’utilizzo di materiali pregiati affiancati al tubolare metallico degli arredi e la grande fluidità spaziale sono alcune delle caratteristiche che lo accompagneranno nella sua carriera, così come l’ampio impiego del vetro combinato a scheletri portanti in metallo, una soluzione grazie alla quale si riescono ad ottenere edifici dalla consistenza eterea, come dimostra il suo ultimo capolavoro, la Neue Nationalgalerie di Berlino.
L’appuntamento dedicato a Mies Van Der Rohe ci permetterà quindi di approfondire la vita e le opere di un architetto che è stato anche direttore della scuola del Bauhaus – fondata da Walter Gropius – negli anni appena prima della sua chiusura, nel 1933. Autore di architetture indimenticabili tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, dove crea alcuni dei grattacieli più conosciuti di Chicago e New York come il Lake Shore Drive Apartaments (1948-1951) e il Seagram Building (1954-1958), Mies van der Rohe saprà certamente stupirci con il suo linguaggio essenziale e per questo moderno.
Al termine dell’incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest’esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.